Un grave incendio in un deposito di carburante in Russia ha portato a una situazione critica a Pokrovsk. Mentre l’Unione Europea sta valutando la possibilità di addestramento in Ucraina, la situazione in Donbass continua a peggiorare con attacchi ucraini e la risposta della Russia.
La strategia ucraina di resistenza
La strategia ucraina di resistere alla pressione russa in Donbass e di condurre attacchi oltreconfine è diventata sempre più evidente. Durante la notte tra martedì e mercoledì, una serie di droni ha colpito le regioni della Federazione al confine con l’Ucraina. Le forze di difesa di Mosca hanno riportato di aver abbattuto 12 droni, ma altri sono riusciti a colpire obiettivi nelle regioni di Voronezh e Rostov. Nel frattempo, le battaglie di terra continuano nel Kursk e al confine con Belgorod.
L’Unione Europea riflette sull’addestramento in Ucraina
Secondo quanto riportato da Die Welt, che cita un documento del servizio europeo per l’azione esterna, l’Unione Europea sta prendendo in considerazione la possibilità di svolgere addestramento militare in Ucraina. Questa mossa potrebbe intensificare il coinvolgimento dei paesi NATO nella guerra in corso. L’UE sta valutando attentamente le implicazioni politiche e operative di un’eventuale formazione di truppe ucraine direttamente sul campo.
Gli attacchi ucraini e le risposte russe
Nella regione di Voronezh, i residenti di due località sono stati evacuati a causa di un drone che ha causato un incendio vicino a strutture contenenti sostanze infiammabili. Il governatore della regione, Alexander Gusev, ha confermato che le difese aeree sono riuscite a intercettare il drone senza provocare danni o vittime. Nel distretto di Kamensky, nella regione di Rostov, un altro attacco ha colpito un deposito di carburante, provocando un incendio. Fortunatamente, non ci sono state vittime, ma i danni sono stati significativi.
La Russia continua la sua pressione in Donbass
Nel frattempo, l’esercito russo continua la sua pressione in Donbass, conquistando territori nel Donetsk e nell’area di Sumy. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ammesso le difficoltà sul campo, specialmente attorno alla città orientale di Pokrovsk, un importante hub logistico nella regione. Le forze russe stanno concentrando i loro sforzi e le loro truppe in quest’area, rendendo la situazione estremamente difficile per le forze ucraine.
La NATO chiede più sforzi
Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha rilanciato l’appello agli alleati affinché aumentino gli sforzi per sostenere l’Ucraina nel resistere all’avanzata russa. Ha sottolineato che l’Ucraina continua a intercettare quotidianamente missili russi, salvando vite umane. Gli alleati NATO hanno annunciato l’invio di ulteriori sistemi strategici di difesa aerea all’Ucraina, tra cui batterie di Patriot. Inoltre, è stata concordata un’assistenza alla sicurezza di almeno 40 miliardi di euro per il prossimo anno e la creazione di un nuovo comando NATO per coordinare l’assistenza e la formazione per l’Ucraina.
L’Ue considera l’addestramento in Ucraina
Il servizio europeo per l’azione esterna ha diffuso la notizia che l’Unione Europea sta discutendo della possibilità di inviare addestratori direttamente in Ucraina. Questa decisione potrebbe essere percepita come provocatoria dall’esercito russo e aumentare il coinvolgimento dei paesi NATO nel conflitto. Kiev ha chiesto all’UE di svolgere l’addestramento dei suoi soldati in patria, nell’ambito della missione di addestramento europea che ha già preparato 60mila militari ucraini. Tuttavia, tra i 27 paesi membri ci sono posizioni contrastanti sulla questione.
In conclusione, la situazione in Ucraina e in Russia continua a essere critica, con attacchi e risposte militari che mettono a rischio la stabilità della regione. L’Unione Europea e la NATO stanno valutando le loro opzioni per sostenere l’Ucraina e contrastare l’avanzata russa, mentre la popolazione civile continua a subire le conseguenze di questo conflitto in corso.