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Argentario: spiagge deserte e turisti scappati, residenti preoccupati

Franco, un residente di Orbetello di 69 anni, scherza amaramente sulla situazione attuale dell’Argentario: “Sono mancate solo le cavallette, per ora”. Quest’anno l’estate ha portato con sé una serie di problemi senza precedenti che hanno messo a dura prova la bellezza naturale di questa zona toscana. Centinaia di prenotazioni disdette, spiagge vuote, allarmi, disfunzioni organizzative, surriscaldamento delle acque e una moria dei pesci sono solo alcuni dei problemi che hanno segnato la stagione 2024. Gli abitanti locali sono preoccupati per il futuro di questa destinazione turistica.

MARE BOLLENTE

La prima grande piaga che ha colpito l’Argentario è stata la temperatura del mare. La laguna di Orbetello ha iniziato a vedere un’alta concentrazione di pesci morti emergere in superficie durante la stagione estiva. Questo fenomeno è stato causato dal surriscaldamento globale, che ha portato alla decomposizione delle alghe e alla conseguente scarsità di ossigeno nell’acqua, provocando la morte dei pesci. Le carcasse dei pesci morti sono state riversate sulle rive, creando cattivo odore e disagi per i residenti e i turisti. Le aziende locali che si occupano di allevamento ittico hanno subito gravi perdite a causa di questo evento.

Il sindaco di Orbetello, Andrea Casamenti, ha chiesto alla Regione Toscana lo stato di emergenza regionale per affrontare la situazione critica. Il Comune non è in grado di sostenere da solo le spese necessarie per gestire la crisi e smaltire il pesce morto che si è accumulato lungo la costa. La moria dei pesci ha creato problemi anche alle spiagge circostanti, come Ansedonia, la Feniglia e Tagliata Etrusca, che di solito sono molto frequentate durante l’estate ma quest’anno sono rimaste quasi deserte a causa dell’odore sgradevole e dell’acqua contaminata proveniente dalla laguna.

LA RICHIESTA DI INTERVENTO

L’Associazione per la difesa di Ansedonia (Ada) ha presentato un esposto in procura già a inizio luglio, segnalando la presenza di schiume maleodoranti lungo le spiagge. Questo è stato solo l’inizio di una stagione complicata, caratterizzata anche da blackout dovuti all’uso massiccio di condizionatori, un’altra conseguenza del cambiamento climatico. Il sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli, ha sottolineato la necessità di limitare il flusso turistico nella zona, proponendo l’idea di introdurre un ticket simile a quello di Venezia per monitorare gli ingressi e garantire una gestione più sostenibile del territorio.

SOVRAFFOLLAMENTO E TURISMO

Al di là dei problemi causati dalla crisi ambientale, c’è chi ritiene che la situazione dell’Argentario sia anche il risultato di un sovraffollamento incontrollato delle località turistiche come Porto Ercole e Porto Santo Stefano. Il sindaco Cerulli ha sottolineato la necessità di limitare il flusso di visitatori per preservare l’ambiente e garantire una migliore qualità della vita per i residenti. Anche le celebrità di Hollywood sembrano aver perso interesse per l’Argentario, con star come Anne Hathaway, Leonardo Di Caprio e Steven Spielberg che hanno evitato soste prolungate in zona durante l’estate.

In conclusione, l’Argentario si trova di fronte a una crisi ambientale senza precedenti che ha messo in luce la fragilità di questo ecosistema. È necessario adottare misure urgenti per proteggere il mare e le spiagge di questa zona, preservando la bellezza naturale e garantendo un futuro sostenibile per tutti coloro che vivono e visitano quest’angolo di paradiso toscano.