Ho avuto il piacere di incontrare Eriksson qualche settimana fa, quando è venuto a salutare l’Olimpico e i tifosi laziali. Nonostante il suo sorriso abituale e un abbraccio affettuoso, ho notato che sembrava un po’ gonfio. Sapendo dei suoi problemi di salute, mi sono sentito commosso e triste. Eriksson, però, ha notato il mio stato d’animo e ha cercato di consolarmi ordinando due caffè. Questo gesto gentile e premuroso è stato solo uno dei tanti che lo contraddistinguono come un vero gentiluomo. Non possiamo ricordare Sven solo per i successi ottenuti con la Lazio e le altre squadre in cui ha lavorato, ma anche per la sua umanità e generosità. La sua filosofia di vita, espressa nell’ultimo messaggio che ha voluto lasciarci, parla del suo spirito positivo nonostante le avversità. Ha sofferto molto nell’ultimo anno, ma ha scelto di affrontare tutto con un sorriso, regalando conforto ai suoi tifosi che lo vedevano lottare con coraggio.
Il Momento di Crisi
Durante la stagione 98-99, prima della vittoria dello scudetto con la Lazio, Eriksson ha affrontato un momento di crisi profonda. Dopo una sconfitta a Venezia si ipotizzava la sua sostituzione, ma per fortuna ciò non è accaduto. La settimana successiva, la squadra perse a San Siro contro il Milan, ma dopo quella partita furono ben 17 risultati positivi consecutivi che portarono alla conquista del tricolore l’anno successivo. Ricordo ancora vividamente quei momenti di gioia irrefrenabile vissuti negli spogliatoi insieme a Sven. La sua leadership e la sua capacità di gestire le situazioni difficili sono state fondamentali per la vittoria della Lazio.
La Vera Persona di Eriksson
Contrariamente alla sua fama di gelido svedese, Eriksson si dimostrava un vero ultrà quando si trattava di sostenere la sua squadra. Ho avuto il privilegio di incontrarlo in altre occasioni private, dove parlava poco di calcio e molto di temi vari. Era un uomo curioso, sempre interessato a conoscere cosa stesse accadendo nel mondo e ad avere discussioni stimolanti. Come ha dichiarato lui stesso, ha avuto una vita piena di esperienze e soddisfazioni. Il suo amore per Roma e per i suoi tifosi laziali era evidente in ogni gesto e parola. La sua presenza era sempre calorosa e accogliente, e ci mancherà profondamente.
Eriksson non era solo un allenatore di successo, ma anche un uomo di grande umanità e generosità. Il Principe William ha elogiato la sua persona e il suo impegno nel mondo del calcio, dimostrando quanto fosse rispettato e ammirato anche al di fuori dell’ambiente sportivo. La sua dedizione alla Lazio e ai suoi tifosi è un esempio di passione e amore per il calcio che resterà indelebile nella storia del club e nel cuore di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo.
Il Suo Eredità
Eriksson lascia un vuoto immenso nel mondo del calcio e nella vita di coloro che lo hanno conosciuto e amato. La sua gentilezza, il suo sorriso e la sua capacità di affrontare le avversità con coraggio e determinazione resteranno per sempre nei nostri cuori. La sua eredità non è solo fatta di trofei e vittorie, ma soprattutto di valori come rispetto, umanità e passione per il calcio.
La storia di Eriksson è quella di un uomo straordinario che ha lasciato un’impronta profonda nel mondo del calcio e nella vita di chi lo ha incontrato. La sua gentilezza, la sua umiltà e il suo spirito positivo resteranno per sempre un esempio da seguire e un ricordo indelebile per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino. Grazie, Sven, per tutto quello che hai dato al calcio e ai tuoi tifosi. La tua eredità vivrà per sempre nei nostri cuori.